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C'è un monte, bello e austero, che appare imponente nello skyline della costa sanvitese. Un massiccio roccioso che si fonde con la rinomata spiaggia di San Vito lo Capo, a 532 metri di altezza sul livello del mare, che domina il territorio, quasi proteggendolo: uno scenario da sogno.
Perché Monaco? Semplicemente perché la forma di uno dei suoi speroni ricorda quella di un monaco in ginocchio, con le mani giunte in preghiera. Ma c'è un'altra curiosa particolarità. Basta procedere nella strada che lo lambisce, magari in auto, per poter notare un effetto ottico, cioè l'avvicinamento graduale di due porzioni dello stesso monte che, viaggiando con la fantasia, assumono le fattezze di un uomo e una donna che si baciano.
Nell'antichità il Monte Monaco era sede di un insediamento di operai che prestavano servizio presso la cava locale, dalla quale si estraeva un marmo pregiatissimo, di colore rosso intenso, molto usato nel corso della storia. Oggi quella cava non esiste più, c'è solo il meraviglioso silenzio della natura a creare un'atmosfera assolutamente magica.
Molti appassionati del trekking lo scalano e chi l'ha fatto racconta di come ci si senta padroni del territorio, da lassù, potendo ammirare il blu del mare dal quale si scorge, addirittura, l'isola di Ustica. Una vista impareggiabile, a 360 gradi, sul territorio circostante. Serve circa un'ora e mezza di cammino per raggiungere la vetta del Monte Monaco, dove è presente una croce di legno e una nicchia, all'interno della quale è custodito un diario, dove poter scrivere la propria riflessione. Un'esperienza da fare certamente, se soggiornate a San Vito lo Capo, tra i profumi e i colori della macchia mediterranea e la natura che regna incontrastata.
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